Hotel e Fase 2: Come Riaprire le Attività Ricettive

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Gli alberghi, come gran parte delle attività che hanno dovuto fermarsi per il lockdown deciso a causa dell’emergenza coronavirus, iniziano a prendere le misure per la riapertura. La Fase 2, che sta rivoluzionando l’organizzazione delle imprese, è complessa soprattutto per le strutture di ricezione che ospitano persone da diverse città e, nelle prossime settimane, da diverse regioni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha tracciato le linee guida per una corretta gestione delle strutture.

Formazione e prevenzione sono due concetti fondamentali per la riapertura in sicurezza. L’OMS invita gli alberghi a stipulare un piano d’azione, un vademecum da seguire con procedure e pratiche in accordo alle indicazioni delle autorità sanitarie. E’ consigliato, poi, tenere un Logbook, diario delle azioni, per annotare pratiche, date, prodotti di sanificazione usati, personale coinvolto, e controllare così che le procedure fissate vengano rispettate quotidianamente.

RECEPTION

Il personale della reception deve essere informato riguardo il Covid-19 anche per prevenirne la diffusione all’interno dello stabilimento e deve essere a conoscenza della politica e della procedura adottata in albergo per spiegarla agli ospiti. Deve essere pronto a consigliare gli ospiti con sintomi di problemi respiratori di rimanere nelle loro stanze fino al controllo di un medico che sarà cura della direzione organizzare. Il personale della reception deve essere in salute e, possibilmente, non deve far parte della fascia di età a rischio.

Nelle reception deve essere presente un kit igienico contenente:

  • Disinfettante e salviettine germicide per superfici
  • Maschere viso / occhi
  • Guanti (usa e getta)
  • Grembiule protettivo (usa e getta)
  • Abito a maniche lunghe
  • Sacco per rifiuti

E’ probabile che gli ospiti abbiano ormai familiarità con le norme di distanziamento sociale ma è bene ricordarle anche come buona ospitalità.

Il personale della reception deve evitare di abbracciare, baciare, stringere la mano agli ospiti. Deve essere mantenuta una distanza di un metro, soprattutto da chiunque tossisca o starnutisca. Le mani devono essere lavate regolarmente e accuratamente con sapone e acqua o liquido a base alcolica e devono essere disinfettate dopo uno scambio di oggetti (banconote, documenti, carte di credito).

SERVIZI DI MANUTENZIONE

Il disinfettante dell’acqua nelle piscine e nelle zone termali deve, preferibilmente, superare i limiti solitamente fissati. Le apparecchiature per il bucato e la lavastoviglie devono essere controllate soprattutto per il raggiungimento delle temperature consigliate e per la quantità di disinfettante. Deve essere controllato il corretto funzionamento dei condizionatori e della ventilazione con scambio d’aria. Devono essere diffusi dispenser di sapone, soluzioni disinfettanti, asciugamani ad aria o con tessuti usa e getta. I distributori di gel igienizzante devono essere presenti in gran parte delle aree della struttura.

BAR E RISTORANTI

I ristoranti, le zone colazione, la sala da pranzo devono essere pulite accuratamente e il personale deve lavare le mani nel modo più rigoroso possibile. Devono essere presenti dispenser di gel igienizzante all’ingresso delle aree e gli ospiti devono utilizzarli prima di accedere alle sale ristorazione. Piatti, posate e biancherie devono essere lavati e disinfettati. Quando possibile, si consiglia di avere un massimo di quattro persone per 10 metri quadrati. La distanza dalla parte posteriore di una sedia dal retro di un’altra sedia deve essere superiore a 1 m.

PULIZIA E DISINFEZIONE

I servizi di igiene devono essere migliorati anche in assenza di casi di coronavirus, in particolare nelle aree comuni (servizi igienici, hall, corridoi, ascensori, ecc.) e con oggetti che vengono spesso toccati come maniglioni, pulsanti dell’ascensore, corrimano, interruttori, maniglie delle porte, ecc. Il personale addetto alle pulizie deve essere istruito di conseguenza. In caso di presenza di un ospite contagiato da Covid-19 è necessario sanificare accuratamente gli spazi come da indicazione delle autorità sanitarie.

Vi consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato alla sanificazione del posto di lavoro.

Bagni, WC, lavandini e vasche da bagno dovrebbero essere puliti con una soluzione contenente ipoclorito di sodio allo 0,1% (quello è equivalente a 1000 ppm). Quando l’uso di candeggina non è adatto, ad es. telefono, apparecchiature di controllo remoto, maniglie delle porte, pulsanti nell’ascensore, ecc., si potrebbe usare alcol al 70%. Quando possibile, utilizzare solo materiali di pulizia usa e getta. Scartare qualsiasi attrezzatura per la pulizia fatta di panni e materiali assorbenti. Tessuti, lenzuola e vestiti dovrebbero essere maneggiati con cura e lavati a caldo (70 gradi o più) con i soliti detergenti. Il personale di pulizia deve essere addestrato all’uso dei DPI e all’igiene delle mani immediatamente dopo aver rimosso il DPI e durante i lavori di pulizia. Tutte le stanze e le aree comuni, infine, devono essere ventilate quotidianamente.

Per la sanificazione dell’aria è efficace l’uso del trattamento ad ozono o il vapore secco ad elevata temperatura (+185 gradi) in questo modo vengono eliminati il 99% degli agenti patogeni.

Le strutture, comunque, dovranno stabilire delle proprie procedure in base agli spazi, al personale coinvolto, al bacino d’utenza. Il piano della riapertura deve sempre rispettare le indicazioni delle autorità ed è consigliato allinearsi a quanto stabilito dalla Federalberghi.