Nomade digitale: come gestire gli spazi di lavoro

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Sogni di lavorare lungo una spiaggia di Bali, in una cittadina del Portogallo o semplicemente gestirti il tuo tempo in uno spazio di coworking? Non sei solo, in Italia solo l’associazione Nomadi Digitali Italiani conta ben 10.000 iscritti che hanno scelto di aderire alla filosofia del lavoro flessibile.

Cosa vuol dire essere un nomade digitale?

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I nomadi digitali sfruttano le opportunità date dalla tecnologia per lavorare da qualsiasi luogo. Requisiti fondamentali sono una connessione veloce a internet, software e applicazioni professionali e tutta l’attrezzatura hardware necessaria: notebook, tablet, macchina fotografica ecc.

Quali sono le figure professionali che conducono questo stile di vita?

La community dei nomadi digitali riunisce principalmente sviluppatori, scrittori, grafici, montatori video, digital specialist, traduttori e fotografi. Tutti ruoli che possono permettersi di portare avanti le proprie attività a distanza dall’ufficio, lavoratori autonomi e startup, che sfruttano questa modalità di lavoro per abbattere i costi.

Perché diventare un nomade digitale?

I professionisti che scelgono di diventare nomadi digitali lo fanno principalmente per una questione di work-life balance. Scoprire nuove culture e paesi in viaggio o semplicemente decidere in modo autonomo quando, come e dove lavorare con la massima flessibilità.

Qual è lo spazio prediletto dai nomadi digitali?

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La gestione degli spazi lavorativi per un nomade digitale si riduce in una principale esigenza: avere un luogo dove permanere con una buona connessione a internet. Poi esistono gli spazi di co-working che sono molto di più.

Come si strutturano gli spazi di co-working?

Per avere accesso alle infrastrutture condivise occorre pagare un ingresso o sottoscrivere un abbonamento, che dà diritto a:

  • una postazione, con una scrivania da ufficio. Può essere giornaliera o dedicata, nel caso si occupi in modo più permanente
  • armadietto, dove lasciare i propri effetti personali
  • aree relax e ristoro, fondamentali per socializzare e fare networking, il vero plus degli uffici di co-working
  • meeting room, da prenotare in anticipo
  • servizi pubblici
  • apparecchiature, come stampanti e proiettori

I vantaggi di uno spazio di lavoro condiviso rispetto a dei locali pubblici sono il ridotto rumore di fondo, la comodità di accedere a degli strumenti di lavoro professionali, avere una connessione stabile e potente e, soprattutto, sentire un senso di appartenenza.

L’ascesa degli spazi di co-working, guidata dai freelance e dai remote workers, dimostra infatti che lavorare insieme ad altri in uno spazio fisico aumenta i livelli di produttività fino al 50%.

Hai già provato a lavorare in uno spazio di co-working?