Il metodo Six Sigma, come funziona

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Efficienza e qualità, basando tutto il sistema produttivo sui dati certi della matematica con l’ausilio della statistica: è la rivoluzione del metodo ‘Six Sigma’, una rivoluzione definita addirittura ‘copernicana’. Un processo tuttora apprezzato nelle grande aziende e negli ambienti della finanza che ha cambiato per sempre le industrie di inizio anni ’80.

IL METODO SIX SIGMA

L’approccio metodologico chiamato ‘Six Sigma’ è una formula e scala di misurazione ideata per poter produrre con alti standard qualitativi riducendo i costi. E’ un programma di gestione della qualità basato sul controllo dello scarto quadratico medio (in statistica viene indicato con la lettera sigma). L’analisi dell’attività produttiva viene quindi calcolata in termini di difetti riscontrati. Rappresentò una rivoluzione nel mercato industriale e in pochi anni raggiunse livelli di diffusione mondiale.

La nascita del programma

A cavallo tra gli anni ’70 e ’80, le imprese legate al settore tecnologico registrano un’ascesa importante grazie al repentino rinnovamento dei prodotti che venivano proposti sul mercato. Si avverte così la necessità di differenziare la propria azienda dai competitor e alcune imprese iniziano ad individuare nella soddisfazione del cliente, la chiave per il proprio successo. In particolare la Motorola inizia a lavorare sul ‘Total Customer Satisfaction’ fornendo assistenza tecnica ai propri clienti anche dopo l’acquisto. Il primo ad elaborare la formula che è alla base del metodo fu Mikel Harry, statistico di Motorola, alla fine degli anni ’70. Harry capì che era necessario studiare il processo produttivo attraverso un’analisi statistica dei dati, assicurando un controllo continuativo del sistema al fine di ottenere risultati economici già nel breve-medio periodo. Questa rivoluzione del controllo produttivo permise a Motorola di vincere il Malcom Baldridge nel 1988. Nel 1994 Mikel Harry e Richard Schroeder, ex manager Motorola, fondano la ‘Six Sigma Accademy’. Il nuovo metodo, basato su dati oggettivi e non sulle interpretazioni personali, fu adottato anche dalla General Electric che ne dispose l’adozione su scala mondiale.

In cosa consiste il metodo ‘Six Sigma’?

Sigma è il simbolo dell’alfabeto greco per definire l’oscillazione di un parametro rispetto alla media (la deviazione standard). Sei è il livello massimo di qualità raggiungibile. Il ‘Six Sigma’ indica che sono presenti sei deviazioni standard. Al crescere del numero dei sigma diminuisce la probabilità di generare errori o difetti. Una qualità a sei sigma permette di avere un tasso di precisione del 99,99966% e cioè non più di 3,4 difetti per un milione di elementi prodotti.

Il DMAIC: le fasi del Six Sigma

Nell’introdurre una valutazione ‘Six Sigma’ ci sono delle fasi di lavoro fondamentali: DEFINE (Definire), MEASURE (Misurare), ANALYZE (Analizzare), IMPROVE (Migliorare) e CONTROL (Controllare).

DEFINIRE: in questa fase si identifica il processo da migliorare e i partecipanti al progetto.

MISURARE: bisogna valutare il livello attuale della prestazione. Dopo aver scelto un adeguato sistema di misura, si confrontano i risultati con gli standard richiesti, ottenendo l’attuale livello sigma.

ANALISI: vanno individuati errori e difetti e le cause che li generano. In un secondo momento si calcola in che quantità influenzano il sistema produttivo.

MIGLIORARE: solo dopo aver espletato tutte le precedenti fasi è possibile trovare una soluzione ma effettuando una analisi di costi benefici, valutando la possibilità di mettere in atto dei test pilota.

CONTROLLARE: si controlla il processo per poi standardizzarlo.

LA LEAN SIX SIGMA

Per ottenere risultati ancora più significativi, nei sistemi produttivi delle grandi aziende, è stata introdotta la Lean Six Sigma. Un sistema collaudato che permette di ottenere ulteriori benefici in termini economici e qualitativi.

La Lean Six Sigma unisce le tecniche del Six Sigma, che puntano a ridurre i difetti, a quelle della Lean Manufacturing, la Produzione Snella, che mira a ridurre i tempi dei processi. In questo modo si mantiene lo stato qualitativo del Six Sigma pur velocizzando la manovra. Aumentano quindi i profitti dell’azienda pur soddisfacendo i requisiti chiesti dai clienti. L’obiettivo è immettere sul mercato un prodotto alto qualitativamente ma dal prezzo ridotto. Per farlo è necessario abbattere gli sprechi, attraverso la stesura della Value Stream Mapping (di cui abbiamo già parlato qui) e poi continuare con il metodo ‘Six Sigma’.