Nella cromoterapia, ad ogni colore è associata un’emozione proprio perché ciascuna tinta suscita in noi una risposta quasi fisica, istintiva e legata alla cultura in cui siamo immersi. Ed è proprio questa universalità comunicativa del colore che ne fa dello stesso un potente mezzo da utilizzare nel campo della segnaletica aziendale, per attirare l’attenzione sui cartelli che non possono mancare in magazzino per motivi di sicurezza. Il loro codice aiuta i dipendenti e i visitatori dell’impresa a capire rapidamente ogni simbolo in modo chiaro e univoco.
Ma quale messaggio si cela dietro a ogni colore?
Il linguaggio colorato della cartellonistica
Allarme rosso
Il rosso identifica universalmente il pericolo per due ragioni:
- si può rilevare anche in mancanza di contrasto di luce ambientale, perché la sua tonalità è percepita da ogni singolo fotorecettore. Pertanto si presta ad essere utilizzato in caso di emergenza
- è un segnale di allarme già in natura. Le guance che si arrossano per rabbia, il fuoco, il sangue sono tutti segnali di pericolo o di avvertimento del rischio
Tra i cartelli rossi da posizionare in azienda troviamo:
- I segnali di divieto: contrassegnano comportamenti pericolosi da evitare per scongiurare il pericolo di lesioni gravi o, in estremo, di morte
- I segnali di pericolo o allarme, come i simboli di arresto, gli indicatori dei dispositivi di emergenza o sgombero, dei contenitori che trasportano materiali pericolosi
- materiali o attrezzature antincendio, inclusi estintori e allarmi antincendio: indicano l’ubicazione degli strumenti
Attenti al giallo
Il giallo è il colore del mutamento, una variazione che assume nel campo della segnaletica aziendale una sfumatura di avvertimento. Ha lo scopo di mettere in guardia contro pratiche poco sicure il destinatario del messaggio, che automaticamente dovrebbe prestare più attenzione.
L’invito alla cautela passa attraverso:
- segnali informativi, come gli incentivi a indossare i DPI o segnalare gli accessi limitati ad alcune aree
Arancio, che pericolo!
L’arancione è un colore evidente, utile per segnalare un rischio senza che questo passi come pericolo urgente come nel caso del rosso. Lo si usa nella segnaletica del magazzino per:
- segnali di avvertimento, ad esempio per identificare apparecchiature che possono schiacciare, ferire o urtare il personale, contrassegnare zone di lavoro o rischi elettrici
Blu formale
La tonalità del blu infonde calma e facilita processi razionali e riflessivi: rappresenta quindi un ottimo sfondo per le comunicazioni più informative.
Nel magazzino i cartelli blu sono utilizzati come:
- segnali di prescrizione, che obbligano ad un’azione specifica. Quindi ci riferiamo a procedure e pratiche di lavoro da seguire, istruzioni e regole
Verde salvezza
Il verde diminuisce l’attività cerebrale accelerata, stimolando la lucidità e la logica. In segnaletica è quindi riservato a:
- segnali di sicurezza: per indicare le migliori pratiche da mettere in atto al fine di ritornare a una situazione di normalità
- segnali di salvataggio o soccorso: per segnalare porte, uscite, percorsi, materiali, postazioni o locali
Mettere in forma il colore
La segnaletica aziendale si differenzia inoltre per forma:
- circolare: per indicare un divieto, se associato al colore rosso, o un obbligo se blu
- triangolare: in corrispondenza di rischi tingendosi di arancio o giallo, o di alto pericolo nella tonalità rossa
- quadrato: per la segnaletica di emergenza in verde, o le informazioni generali in blu
Ora che conosci le basi della comunicazione segnaletica, non ti resta che applicarla nel tuo luogo di lavoro, ricordandoti di:
- evitare un posizionamento eccessivamente ravvicinato tra cartelli, perché causa di sovrapposizioni e incomprensioni
- posizionare i cartelli a una distanza capace di renderli riconoscibili a una distanza utile: consulta la nostra guida d’acquisto al link Guida d’acquisto per la segnaletica
- integrare la cartellonistica nel contesto, in modo che ci sia coerenza con la segnaletica luminosa dell’ambiente